150° anniversario dell’Unità d’Italia
DALLE LEGGI RAZZIALI ALLA LIBERAZIONE
1938 - 1945
1939
1 gennaio, il primo ministro Daladier, visita la Corsica e Tunisi per rispondere alle minacce italiane.
11-14 gennaio, Chamberlain visita l’Italia, si confermano le differenze sulla situazione europea, in particolare sull’espansionismo tedesco.
4 febbraio, Mussolini annuncia che lo scontro militare con la Francia appare ormai inevitabile, viene rimandato per l’impreparazione delle forze armate. Per ora segue la via diplomatica.
10 febbraio, muore Pio XI che stava preparando un discorso da leggere ai vescovi italiani, con pesanti critiche al fascismo e al nazismo, in particolare per le discriminazioni razziali .
Febbraio, sono ritirati dalla circolazione commerciale italiana i libri di autori ebrei e di critica al fascismo.
2 marzo, viene eletto papa Eugenio Pacelli, Pio XII, segretario di Stato vaticano dal 1930.
15 marzo, violando gli accordi di Monaco, Hitler invade la Cecoslovacchia istituendo un protettorato tedesco su Boemia e Moravia. La Slovacchia, che si era resa indipendente, viene sottomessa alla protezione del III° Reich.
21 marzo, Hitler nega alla Polonia lo sbocco al mare e reclama il corridoio polacco e la città di Danzica.
25 marzo, Mussolini rilancia le rivendicazioni nei confronti della Francia e di Tunisi.
28 marzo, in Spagna, Franco, entra a Madrid e instaura la dittatura falangista. La repubblica spagnola è sconfitta. Nell’Italia fascista si organizzano feste di amicizia.
31 marzo, la Polonia respinge la richiesta tedesca e ottiene una garanzia inglese. Hitler risponde denunciando sia la convenzione navale anglo/tedesca, sia il patto tedesco/polacco.
Aprile, la Spagna aderisce al Patto Anticominter con Germania, Italia e Giappone, ed esce dalla Società delle Nazioni.
6 aprile, l’Italia invade l’Albania, il re Zogu, fugge.
16 aprile, Pio XII saluta la vittoria franchista: Spagna “baluardo inespugnabile della fede cattolica”.
6 maggio, Ciano incontra Joachim von Ribbentrop per il trattato di alleanza militare. Mussolini chiede di far presto.
22 maggio, a Berlino, Ciano e von Ribbentrop, firmano il “patto d’acciaio” che stabilisce l’alleanza politico/militare tra Italia e Germania. Il patto impone automaticamente l’intervento militare nel caso che l’alleato sia in guerra e vieta la firma di “pace separata”.
30 maggio, Mussolini informa Hitler che l’Italia non è pronta per una guerra di vasta portata: servono ancora tre anni di preparazione.
15 luglio, accordo italo-tedesco sull’Alto Adige: i cittadini italiani di lingua tedesca possono trasferirsi in Germania e hanno tre anni di tempo per trasferirvi i beni.
11 agosto, von Ribbentrop incontra Ciano a Salisburgo: il III° Reich vuole risolvere il problema di Danzica con la Polonia.
12 agosto, Hitler conferma a Ciano la decisione di attaccare il corridoio di Danzica. Il dittatore nazista si dice convinto che Francia e Gran Bretagna lasceranno fare: protesteranno senza intervenire.
23 agosto, firma del patto di non aggressione von Ribbentrop-Molotov che prevede la spartizione della Polonia tra Germania e URSS. L’Italia era stata preavvertita, il Giappone no, e questo è contrario al “patto anticominter”. Cade il governo nipponico e va in crisi il movimento antifascista che vedeva nel patto un tradimento di Stalin. I partiti comunisti approvano l’accordo (con molte autorevoli defezioni), i socialisti no. E’ rottura nell’unione popolare. Roosevelt invia un messaggio a Mussolini perché si adoperi per evitare la guerra.
24 agosto, Pio XII invita i governi a prediligere la via della ragione che quella delle armi.
25 agosto, Hitler informa Mussolini che prepara le operazioni in Polonia. Francia e Gran Bretagna stringono un’alleanza militare.
30 agosto, vengono emanate disposizioni sull’oscuramento in vista di operazioni di guerra.
1 settembre, inizia l’invasione della Polonia da parte di Hitler: L’Italia dichiara la non belligeranza.
3 settembre, Francia e Gran Bretagna, dichiarano guerra alla Germania.
8 settembre, Giustizia e Libertà rilancia la proposta di un’alleanza antifascista in cui far confluire tutte le forze del’opposizione al regime fascista.
17 settembre, le truppe sovietiche invadono la Polonia.
27 settembre, i tedeschi piegano la resistenza polacca di Varsavia.
1 ottobre, la Polonia è smembrata tra Germania e URSS. Hitler convoca Ciano e lo informa sull’andamento della guerra.
31 ottobre, Ettore Muti sostituisce Achille Starace alla segreteria del PNF. Ciano allontana dal governo elementi filonazisti non condividendo l’atteggiamento di Hitler insensibile ai suggerimenti italiani in occasione del patto con l’URSS e l’avvio della guerra in Polonia.
7 dicembre, il Gran Consiglio si riunisce per valutare la posizione dell’Italia nei confronti della guerra. Non si riunirà più fino al 24 luglio 1943.