1928
7 febbraio, il Gran Consiglio decide di diventare organo dello Stato, e affida l’elaborazione dell’apposita legge ad Alfredo Rocco.
16 marzo, la camera approva la riforma della rappresentanza politica, per cui i candidati al Parlamento saranno designati dal Gran Consiglio su indicazione delle corporazioni e delle associazioni degli industriali. Gli elettori diranno si o no alla lista nel suo insieme. La legge sarà promulgata il 17 maggio.
28 maggio, inizia il processo ad Antonio Gramsci e ad altri esponenti comunisti.
4 giugno, si conclude il processo. Il PM Isgrò afferma, riferendosi a Gramsci, “Per vent’anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare”. Terracini è condannato a 22 anni e 9 mesi, Gramsci, Scoccimarro e Roveda a 20 anni e 4 mesi, altri a pene variabili dai 15 ai 18 anni, per un totale di 308 anni di carcere.
14 giugno, legge per l’incremento demografico: esenzioni e agevolazioni tributarie alle famiglie numerose, cioè con almeno 10 figli (7 per gli impiegati statali).
17 luglio, a Cavour (TO), muore Giovanni Giolitti.
25 luglio, anche per le province non si vota più. I Consigli sono sostituiti da un rettorato con a capo un preside e un vice nominati dal re. Il Consiglio sarà formato da rappresentanti locali del partito fascista.
11 settembre, Mussolini nomina Pietro Badoglio governatore della Cirenaica e Tripolitania.
24 settembre, nuove misure contro il celibato e le coppie senza figli che nei concorsi saranno scavalcati dalle famiglie numerose.
10 ottobre, Mussolini incontra i direttori di quotidiani e afferma: “La stampa può svolgere critica, controllo, propulsione, ma solo nell’ambito delle leggi del regime”.
18 ottobre, prima condanna a morte del Tribunale speciale.
1 dicembre, contro l’eccessivo affollamento delle grandi città si vara un progetto di legge che prevede restrizioni alle libertà di domicilio e circolazione delle persone. Nel corso dell’anno si registrano agitazioni di operaie in vaie parti d’Italia settentrionale, con arresti, processi, intimidazioni.
1929
1 febbraio, i maestri della scuola elementare devono prestare giuramento di fedeltà al regime fascista.
11 febbraio, a Roma, firma dei “Patti Lateranensi”, che pongono fine alla “questione romana” e ristabiliscono la conciliazione tra lo Stato Italiano e il Vaticano.
13 marzo, l’Azione Cattolica invita i propri aderenti ad andare a votare nel plebiscito fascista: la Camera che sarà eletta dovrà approvare i Patti Lateranensi.
24 marzo, si svolge il plebiscito: La polizia vigila a che tutti vadano a votare e scheda chi non lo fa. Vota il 90% egli aventi diritto, i si sono il 98,4%, i no l’1,6%. Annullati 8209 voti.
25 maggio, i Patti Lateranensi vengono approvati con 306 voti a favore.
20 luglio, sequestrata “Civiltà Cattolica” per un articolo sul Concordato sgradevole a Mussolini.
23 luglio, si impone l’uso dell’italiano nella provincia germanofona di Bolzano.
12 settembre, rimpasto del governo. Mussolini abbandona sette degli otto ministeri che deteneva ad interim e mantiene quello degli interni. Alla giustizia va Alfredo Rocco.
17 settembre, Cesare Rossi, ex capo ufficio stampa del Gran Consiglio, condannato a 30 anni di carcere per un memoriale in cui accusava Mussolini del delitto Matteotti.
3 ottobre, la Cgdl clandestina invita i propri aderenti ad entrare nelle organizzazioni sindacali fasciste per mantenere il contatto con i lavoratori.
30 novembre, il Tribunale speciale condanna Sandro Pertini a 11 anni di carcere, per avere “diffamato il regime all’estero”.
19 dicembre, il Gran Consiglio viene ridimensionato e ridotto a semplice strumento di potere personale di Mussolini.
20 dicembre, nuovo statuto del PNF, che lo intreccia pienamente con le strutture dello Stato.
1930
10 gennaio, l’ufficio politico del PCdI discute e decide di riportare la direzione del partito in Italia operando in clandestinità. La responsabilità è affidata a Camilla Ravera..
1 marzo, il generale Rodolfo Graziani è nominato vice governatore della Cirenaica, con l’incarico di liquidare (cioè sterminare), i patrioti libici guidati da Omar Al Muktar.
28 marzo, i rettori delle università, i presidi di facoltà, e quelli di scuola media, dovranno essere scelti tra i fascisti iscritti al partito da almeno cinque anni.
10 aprile, a Milano è inaugurata la scuola di “mistica fascista”.
1 maggio, è celebrato illegalmente in varie parti d’Italia, con arresti e intimidazione dei fascisti.
10 luglio, Camilla Ravera e altri membri del PCdI, sono arrestati e condannati, ad ottobre, a pene variabili da 10 a 15 anni di carcere.
30 ottobre, arrestati a Milano i dirigenti di Giustizia e Libertà, Riccardo Bauer, Ernesto Rossi, e Ferruccio Parri.
24 novembre, manifestazione a Torino contro la disoccupazione con scontri violenti con la polizia.
28 novembre, arrestati a Napoli i dirigenti comunisti, Emilio Sereni e Manlio Rossi Doria. Saranno condannati a 15 anni di carcere. Nello stesso giorno i sindacati fascisti decidono un’altra riduzione dell’8% dei salari industriali.
1 dicembre, il governo riduce gli stipendi degli impiegati pubblici e privati del 12%. In agricoltura le paghe subiscono tagli dal 15 al 25%.
31 dicembre, con l’enciclica “Casti connubii”, Pio XI sostiene la santità del matrimonio e la sua finalità alla procreazione. E’ un appoggio importante alla politica di incremento demografico promossa dal regime.